La pericolosità del materiale e conseguentemente lo Smaltimento amianto Roma consiste soprattutto nel fatto che le sue fibre si liberano in aria e potenzialmente inalabili.
Specialmente le particelle sprigionate durante la lavorazione o per qualsiasi sollecitazione esterna (manipolazione, vibrazioni, correnti d’aria, infiltrazioni di umidità etc.). Un pericolo altissimo, visto che l’asbesto, come tutti i materiali fibrosi, è molto friabile. Una volta respirato, tende ad accumularsi nei bronchi e negli alveoli polmonari provocando danni irreversibili ai tessuti, spesso di natura cancerogena.
Tra le patologie e le forme tumorali accertate derivanti dall’inalazione di particelle di amianto, quelle più pericolose e diffuse sono l’asbestosi, il mesotelioma pleurico-peritoneale ed il cancro ai polmoni, oltre a varie forme di cancro del tratto gastro-intestinale e della laringe.
Ovviamente, più sale l’esposizione alle polveri di amianto, più alta è la mortalità indotta dall’insorgenza di queste patologie. I periodi di incubazione possono arrivare a 40 anni. Ma nello specifico di cosa si tratta? L’asbestosi consiste in un processo degenerativo polmonare che si manifesta con la formazione di cicatrici fibrose sempre più estese a lungo andare provocano un ispessimento del tessuto polmonare.
Nel tempo, provoca un’insufficienza respiratoria gravissima. Per questa patologia non è stata ancora individuata una terapia specifica. Pur essendo in via di esaurimento, i casi di asbestosi sono quelli più diffusi tra i lavoratori che hanno subito esposizioni medio-alte per 10-15 anni.
Il committente ha qualche obbligo? Smaltimento amianto Roma Il committente dei lavori di rimozione Smaltimento amianto Roma in ambito edilizio (proprietario dell’edificio, amministratore del condominio, ecc.) spettano gli obblighi stabiliti dalle norme sui cantieri edili temporanei e mobili. Nei cantieri di rimozione di materiali edilizi contenenti amianto, se è prevista la presenza di almeno un’altra impresa oltre a quella di bonifica (anche non contemporanea o in fasi successive) è obbligatoria sia la notifica preliminare, sia la designazione dei coordinatori per la progettazione e per l’esecuzione dei lavori. L’obbligo della notifica preliminare è estesa, nel caso in cui operi la sola impresa di bonifica con una durata presunta dei lavori superiore a 200 uomini-giorno.
In caso di lavori privati non soggetti a permesso di costruire è sufficiente designare il coordinatore per l’esecuzione dei lavori. Oltre alla legge 257 sono stati emanati alcuni decreti e circolari applicative che mirano a gestire e prevenire in maniera più rigorosa il pericolo connesso alla presenza di amianto in edifici, manufatti, coperture e nei luoghi di lavoro. Tra le tante, legge 271/1993 che emana disposizioni urgenti per tutti quei lavoratori che lavorano (o hanno lavorato) in industrie ed aziende dedite alla lavorazione del decreto 20/1999 contenente normative e metodiche per la bonifica e lo smaltimento.
Nonostante questo, in Italia sono ancora 2 miliardi i metri cubi di Smaltimento amianto Roma e coperture in fibrocemento. Con il tempo e l’azione usurante indotta dagli agenti atmosferici, tendono a sfaldarsi in minuscoli frammenti pericolosissimi per la salute delle persone esposte all’inalazione.
Recentemente, l’Espresso ha pubblicato una mappa dei siti ancora contaminati presenti su tutto il territorio italiano, evidenziando ben 57 aree critiche ancora da bonificare, per un rischio complessivo che coinvolge 6 milioni di cittadini. Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, inoltre, nelle zone contaminate i casi di tumore sono 4 volte superiori alla media nazionale.
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