L ‘articolo 121 d.l. 34/2020 ha introdotto la possibilità di godere delle agevolazioni fiscali rivolgendosi presso un Ingrosso caldaie a Roma sotto forma di credito di imposta cedibile oppure, direttamente, come sconto sul corrispettivo dovuto. in parole povere, per tutta una serie di spese sostenute negli anni 2020/2021 e in relazione a determinati interventi, questo beneficio fiscale permette di godere subito di un sostanzioso ribasso in fattura. l’entità dello sconto varia in relazione al tipo d’intervento ma si tratta sempre di un contributo sostanzioso: fino al 100%. sono già moltissimi coloro che hanno colto questa incredibile opportunità, in gran parte privati ma anche aziende. di quest’ultime si sente parlare molto in meno in relazione allo sconto in fattura, tanto da spingere queste realtà a chiedersi se l’art. 121 le comprende nel beneficio fiscale. anche tu sei tra queste? devi sapere che lo sconto in fattura è previsto anche per le aziende e per gli stessi interventi stabiliti per i soggetti privati. se possiedi un’azienda e desideri approfondire lo sconto in fattura questo è il posto giusto.
faremo il punto sugli aspetti principali dell’art. 121 d.l. 34/2020, quindi metteremo il focus sugli interventi incentivati (e in quale misura), e soprattutto, vedremo in pochi semplici step come funziona lo sconto in fattura per le aziende. se pensi che queste informazioni possano fare al caso tuo mettiti comodo e continua la lettura di questo articolo. come anticipato sopra, lo sconto in fattura è stato introdotto (o più esattamente “rintrodotto”) con l’articolo 121 del decreto rilancio 34/2020. questo prevede la possibilità per il contribuente di scegliere tra tre opzioni fiscali: la detrazione, sconto in fattura e la cessione del credito. trattasi di tre strade ugualmente percorribili, ognuna con i suoi pro e i suoi contro. di certo la cessione del credito e lo sconto in fattura offrono un grande vantaggio che la semplice detrazione fiscale è incapace di offrire: la possibilità di scontare una parte, o addirittura la totalità, del corrispettivo in fattura.
quindi il contribuente anziché attendere 5 o 10 anni per recuperare l’incentivo, può godere subito dell’agevolazione fiscale. questo è possibile perché l’impresa che fornisce l’intervento si fa carico di anticipare al beneficiario, il contributo necessario per coprire le spese, avente diritto all’agevolazione fiscale. l’impresa a sua volta recupera il contributo anticipato sotto forma di credito d’imposta per un importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione a terzi. l’unico aspetto negativo dello sconto in fattura riguarda proprio la disponibilità de fornitori: per alcuni potrebbe rappresentare un immediato problema di liquidità e quindi potrebbero opporsi alla richiesta del committente. dunque, è sempre bene verificare la disponibilità del fornitore nell’offrire il servizio di sconto in fattura prima di procedere con l’intervento. a quali lavori si può applicare lo sconto in fattura?
lo sconto in fattura può essere applicato a molteplici lavori, o più esattamente, ai diversi incentivi previsti, ovvero: bonus ristrutturazione; ecobonus; sisma bonus; bonus facciata. sono esclusi dallo sconto in fattura il bonus mobili e il bonus verde, mentre sono previsti gli ulteriori interventi di: installazione di impianti fotovoltaici di cui all’articolo 16-bis, comma 1, lettera h) del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del presidente della repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, ivi compresi gli interventi di cui ai commi 5 e 6 dell’articolo 119 del presente decreto; installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici di cui all’articolo 16-ter del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, e di cui al comma 8 dell’articolo 119. sconto.
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