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Avvocato amministrativo in Roma

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Le circostanze per le quali potresti avere la necessità di contattare un avvocato amministrativo in Roma sono veramente tante perché è un professionista utile in tanti casi. Prima di tutto bisogna capire che esistono tanti tipi di avvocati, a seconda delle branche del diritto che conoscono meglio sulla base dei propri specifici studi. Quando si parla di diritto amministrativo si parla di un ramo del diritto pubblico.

E questo particolare ramo del diritto va a normale la pubblica amministrazione.

Quindi, si parla di un rapporto con quegli enti che vanno a gestire l’amministrazione dei cittadini come ad esempio le regioni, le province e i comuni. L’avvocato che si occupa appunto di questo ramo entra in difesa del proprio cliente quando c’è un problema con la pubblica amministrazione.

Mettiamo il caso che una persona abbia deciso di costruire un determinato edificio. Magari a un appezzamento di terreno suo e richiede dei permessi che in qualche modo non gli vengono forniti.

Quindi, in teoria non riesce e non può disporre del proprio appezzamento di terreno come vorrebbe e questo può essere decisamente frustrante e anche portare a problemi di varia natura all’interno della gestione della propria economia o delle proprietà che si hanno. Quindi, bisogna considerare che rivolgendosi ad un avvocato amministrativo possiamo finalmente opporsi a questa decisione che magari andiamo a ritenere ingiusta e che vogliamo rovesciare, per far causa alla pubblica amministrazione nel tentativo di ottenere questi permessi.

Altri ambiti di lavoro per l’avvocato amministrativo

L’avvocato amministrativo si occupa di andare a lavorare su determinati ambiti che potrebbero anche andare al di fuori di quello che è stato raccontato fino ad ora. Ad esempio, si potrebbe occupare di una questione di appalti, così come di questioni che vanno a regolare i mercati finanziari.

Il diritto amministrativo ormai copre veramente tantissime situazioni differenti e il cittadino ha diritto a avere al suo fianco un professionista che vada a salvaguardare i propri diritti in merito.

Un avvocato che è specializzato in diritto amministrativo alla capacità di andare a gestire le situazioni conoscendo in profondità le norme che vanno a regolare le diverse leggi a tutela dei cittadini.

C’è da dire che è un professionista che non smette mai di studiare dal momento che deve avere una piena coscienza dei cambiamenti di regolamenti, dei cambiamenti di legge per poter operare al meglio rispetto all’obiettivo che vuole raggiungere insieme al proprio cliente. Può servire il suo aiuto per andare a presentare un ricorso al Tar, per andare a risolvere un problema con un ente locale.

Probabilmente, una volta che abbiamo esposto il nostro problema, riusciremo a ricevere un preventivo per il suo lavoro, che di solito è comprensivo anche delle spese che andrà a sostenere.

Ogni volta che si contatta un avvocato si definisce una strategia di azione, che ci viene illustrato e con cui possiamo pensare di avere un accordo specifico, un accordo che potrebbe mutare, seguendo passo passo il procedimento andranno a mutare anche le condizioni magari di un eventuale processo.

Puoi Contattarci al numero 0645548090

Avvocato a Roma e provincia

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Avvocato a Roma e provincia Iscritta all’albo degli avvocati  dopo la laurea in giurisprudenza  ho attraversato in modo paradigmatico le trasformazioni del ruolo professionale

per le normative che sono state emanate, ma soprattutto per i cambiamenti sociali e culturali di questi 35 anni. il ruolo tradizionale  il ruolo tradizionale dell’avvocato fino agli anni ‘80 presentava un professionista (uso il maschile non come “neutro” ma perché l’accesso delle donne alla professione è avvenuto in modo massiccio e progressivo successivamente) con una preparazione esclusivamente giuridica (26 esami su aree diverse del diritto), un attore individualista sulla scena della giustizia che si intrometteva tra le parti interessate, in genere sprovviste di informazioni giuridiche, e i giudici al fine di chiarire la situazione e far scaturire dal contrasto dei fatti e delle idee la verità che poi doveva essere consacrata nelle sentenze sulla base delle norme generali e astratte della giustizia cieca 

doti fondamentali: “una cultura generale e specifica, attitudine alla logica e all’oratoria, probità e correttezza”, eccellente solista ma poco propenso a confondere la propria voce all’interno dell’orchestra ci siamo formati su testi di diritto costituzionale che individuavano nella difesa tecnica un diritto della persona costituzionalmente garantito (art. 2, 24 cost) e che proponevano il sistema della difesa giurisdizionale dei diritti come unico mezzo di attuazione dei valori costituzionali di uguaglianza sostanziale e libertà, di uguaglianza morale e giuridica dei coniugi, diritto alla salute, diritto al lavoro, alla retribuzione sufficiente a una vita libera e dignitosa.

il processo civile ci è stato prospettato come il luogo dove dirimere le controversie al di fuori dei rapporti di forza (economica e sociale), dove un terzo soggetto, indipendente e competente, applicava normative conformi ai valori costituzionali e il giusto processo consentiva a chi avesse ragione di ottenere quello di cui aveva diritto ai sensi degli art. 24 e seguenti della costituzione  l’avvocato seguiva un unico copione, quello “avversaria  le”: emblematico, nel film “schegge di paura” del 1996, il motto dell’affascinante avvocato martin vain: “in tribunale non è importante aver ragione o torto: l’importante è vincere”.

con la sentenza infatti il giudice distribuisce ragioni e torti, celebra il vincitore e sanziona il soccombente. la persona prospetta il problema all’avvocato e questi si occupa di difenderne in giudizio le sorti, con pieno affidamento alle sue conoscenze tecniche, per cui è l’avvocato che porta dinanzi al giudice e difende “a spada tratta” le convinzioni e i diritti del cliente “contro” l’altra parte (ricordo che i timbri delle copie per controparte, ormai desuete con il processo telematico, portavano scritto copia per l’avversario”). scarso è il potere decisionale dei clienti, per la mancanza delle informazioni giuridiche, massima la delega al professionista che a sua volta delega a un terzo soggetto indipendente la decisione delle questioni sulla base di norme generali e astratte.  

in quegli anni scriveva agli studenti delle scuole superiori: «tutti i cittadini hanno il diritto di adire un giudice per far valere i propri diritti (art. 24 cost.); questo diritto alla giustizia è una conseguenza dell’uguaglianza di fronte alla legge. la giustizia non dovrebbe essere arma a disposizione dei ricchi contro i poveri, come per tanto tempo è stata, ma un servizio offerto dallo stato, in condizioni di parità, a tutti. da questo punto di vista si comprende l’importanza che assumono anche le regole del processo.

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